EDIPOSTANCO

DI E CON MARCO GROSSI
LUCI DI ALBERTO COSTANTINI
LA TRAGEDIA RACCONTATA DALLA COMMEDIA
La commedia è uno strumento ideale per veicolare la conoscenza, essa è capace di mettere a suo agio lo spettatore e renderlo quindi più ricettivo partecipe e curioso.
Dalla comunione tra tragedia e commedia nasce Edipostanco, una narrazione del mito per eccellenza, Edipo, attraverso una rilettura delle tragedie greche che vi fanno riferimento (Edipo re, Edipo a Colono di Sfocle, Sette a Tebe di Eschilo e Fenicie di Euripide) affidata ad un narratore piuttosto singolare: un personaggio comico, uno zanni della Commedia dell’Arte di tradizione rinascimentale.
IL MITO
La conoscenza della tragedia greca e dei temi del mito che in essa si sviluppano è uno dei capisaldi su cui poggia la nostra cultura, immagini e storie che attraverso i secoli hanno accompagnato tutte le discipline intellettuali ed artistiche dalla pittura alla filosofia, dalla poesia alla scienza. Edipostanco vuole essere anche un piccolo stimolo alla conoscenza, un soffio per dissipare un po’ di polvere ed aiutare a mettere in luce ciò che sembra sbiadito. Per questo il singolare approccio scelto per raccontare l’intramontabile vicenda edipica è in questo caso quello della commedia.

IL LINGUAGGIO
Edipostanco segna una linea di congiunzione tra due diverse esperienze teatrali del nostro passato, tragedia e commedia, fornendo con quest’ultima un esempio tangibile di un modo di fare teatro sempre più raro in Italia: la commedia dell’arte, un genere che sebbene tutto il mondo ci invidii molto poco viene praticato e conosciuto nel nostro paese.
“Una drammaturgia che, pur seguendo le strutture della tragedia classica, si avvicina alla commistione di linguaggi dal dialetto all’onomatopea propria della commedia. Uno spettacolo semplice e primordiale, in grado di colpire gli spettatori con la sua forza evocativa”
Elena Dalmasso – Teatro.it
Per le sue peculiarità Edipostanco è uno spettacolo che può rivolgersi a diverse fasce d’età, è stato già rappresentato sia presso convegni universitari sia presso scuole medie, e all’interno di progetti di riqualificazione sociale, come quello promosso nel 2008 da Michele Placido nella scuola media statale di San Luca (Reggio Calabria). Lo spettacolo è stato anche oggetto di una pubblicazione presso la rivista universitaria “Stratagemmi” e distribuito nel 2012 dal Teatro Pubblico Pugliese all’interno della sezione ragazzi.
Per una lettura completa del saggio di Martina Treu sulla rivista “Stratagemmi”